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Storie Italiane, sfogo disperato di Fiordaliso: “Si deve fare qualcosa!”

Scritto da , il Novembre 30, 2020 , in Musica
foto Fiordaliso 30 novembre

Fiordaliso si sfoga a Storie Italiane: “Non è possibile che non vi sia una soluzione!”

Puntata dedicata in gran parte all’emergenza covid quella di Storie Italiane di oggi, lunedì 30 novembre 2020. Eleonora Daniele, per parlare di questo tema, ha invitato Fiordaliso che, in collegamento da casa, ha ricordato ancora una volta di aver perso la mamma, alcuni mesi fa, a causa del coronavirus. E durante il collegamento con Eleonora Daniele Fiordaliso si è mostrata piuttosto turbata al pensiero che la mamma possa essersi sentita abbandonata negli ultimi giorni della sua vita.

Possibile che non si possa creare una stanza per visitare i malati terminali?

ha dichiarato, riferendosi appunto all’impossibilità di visitare in ospedale chi è malato di covid.

Storie Italiane, Fiordaliso ricorda la mamma morta di covid: “Spero non si sia sentita abbandonata”

Subito dopo Fiordaliso a Storie Italiane ha confessato di star male al pensiero che la mamma, prima di morire, possa essersi sentita abbandonata dai suoi familiari, appunto per l’impossibilità di andare a farle visita. Anche Fiordaliso stessa, lo ricordiamo, ha contratto il coronavirus ma, come il papà, è riuscita fortunatamente ad uscirne.

Storie Italiane: Fiordaliso ha un confronto in diretta con Alba Parietti in collegamento

Anche qualche settimana fa Fiordaliso a Storie Italiane ha ripercorso il terribile periodo durante il quale la mamma è morta a causa del coronavirus. E nel collegamento di oggi ha avuto un breve confronto con Alba Parietti (la quale ha rivelato di non aver potuto dare il plasma dopo la guarigione dal covid). Alba ha detto infatti: “Mi immedesimo nella sofferenza di Marina, io non vorrei far morire in clinica neanche un animale domestico”. Commentando tale affermazione, Fiordaliso ha asserito: “Io sto parlando di esseri umani, non di animali”. Dunque Alba l’ha pregata di non fraintenderla spiegandole di essere pienamente d’accordo con lei, ribadendo di trovare giusto che un essere umano sia circondato dai propri cari quando è malato terminale.