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Chiara Lubich, trama film. Cristiana Capotondi: “La sera mi addormentavo…”

Scritto da , il Gennaio 3, 2021 , in Serie & Film Tv
Foto Cristiana Capotondi Chiara Lubich Rai 1

Chiara Lubich film trama, Cristiana Capotondi ammette: “Mi addormentavo esausta ma felice”

Tutto è pronto per il ritorno di Cristiana Capotondi su Rai1 con Chiara Lubich stasera alle 21:25 circa. Un film per la televisione, che ha l’obiettivo di far conoscere ai telespettatori la storia di Chiara Lubich, una suora laica. Nel film di stasera la trama Chiara Lubich è incentrata sulla vita della donna dal bombardamento di Trento del 1943. Le riprese si sono svolte in 5 settimane a Trento, città d’origine di Chiara Lubich, dove si è spesa per il prossimo. Sulle pagine di Tv Mia Cristiana Capotondi racconta com’è stato girare:

“I ritmi sono stati molto intensi. Ma c’era comunque una bellissima atmosfera sul set. La sera mi addormentavo in albergo esausta ma felice. Perché sapevo che stavo facendo un bel lavoro”.

Chiara Lubich beatificazione, Cristiana Capotondi: “Mi sono dovuta preparare a lungo”

Interpretare un personaggio come Chiara Lubich è stato molto impegnativo per Cristiana Capotondi, che si è impegnata al massimo. La storia di Chiara Lubich non è incentrata soltanto sugli anni dei bombardamenti e della seconda Guerra Mondiale, ma anche sul dopo. Infatti si discute da tempo della beatificazione Chiara Lubich voluto da Papa Francesco. Sulla preparazione per la dolce ma non fragile Chiara Lubich Cristiana Capotondi racconta:

“Mi sono dovuta preparare a lungo, documentandomi con libri, parlando con i suoi collaboratori”.

Chiara Lubich chi era, Cristiana Capotondi: “Grossa responsabilità”

Il ruolo che Chiara Lubich ha avuto durante la seconda Guerra Mondiale è stato molto importante. Fondatrice del Movimento dei Focolari, e suora laica, Chiara Lubich ha lottato per il dialogo e la pace. Dai bombardamenti del 1943 Chiara Lubich ne ha passate tante, come spesso accade a chi lotta per il bene. Ad interpretarla c’è Cristiana Capotondi, che dice:

“E’ stata una sfida bellissima, ma anche una grossa responsabilità”.