La compagnia del cigno, Leonardo Mazzarotto svela: “Mi ha cambiato la vita”

Leonardo Mazzarotto su La compagnia del cigno: “Mi ha cambiato la vita”

La fiction La compagnia del cigno dimostra anche nel corso di questa seconda stagione un grande apprezzamento da parte dei fan con numeri molto importanti in termini di ascolti. Tra i protagonista della fiction, tra i tanti giovani presenti troviamo Leonardo Mazzarotto, serie che a detta dello stesso giovane ha cambiato la sua vita. Prima dell’approdo ne La compagnia del Cigno infatti per Leonardo esisteva solo la musica, il violino e tanti sacrifici. L’obiettivo era quello di diventare un buon musicista, ma con questa nuova avvenuta attoriale nella vita di Mazzarotto, che ne La compagnia del cigno interpreta Matteo, è arrivata con potenza la recitazione:

Subito dopo l’esame di maturità mi chiesero di fare un provino per una fiction in cui serviva un musicista. La compagnia del cigno ha cambiato la mia vita, pensavo si trattasse di un piccolo ruolo. Dopo questa fiction voglio tenermi aperte tutte le strade

spiega Mazzarotto a Dipiù Tv.

La compagnia del Cigno, Leonardo Mazzarotto: “Mio padre mi ha spinto nel mondo della musica”

Leonardo Mazzarotto, tra gli attori più amati de La compagnia del cigno, si è avvicinato fin da piccolo al mondo della musica. Ovviamente non poteva esserci presentazione migliore per approdare nel cast della fiction Rai, che fa della musica e dei violini una delle componenti principali della fiction. L’amore per la musica di Leonardo Mazzarotto (disponibile la sua scheda personale) è nato grazie a suo papà: “E’ sempre stato un appassionato di musica ed è stato lui a farmi avvicinare al mondo delle 7 note” – spiega il giovane a Dipiù Tv – .

La compagnia del cigno, Leonardo Mazzarotto: “Su di me ci sono aspettative più alte”

Leonardo Mazzarotto, che nella fiction La compagnia del cigno interpreta il musicista Matteo, ha rivelato a Dipiù Tv che le aspettative nei suoi confronti sono aumentate: “Nella prima stagione avevo un alibi, adesso mi sono detto che dovevo fare di più”.