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Ornella Vanoni, confessione privata: “Nipoti? Mio figlio mi tiene d’occhio”

Scritto da , il Febbraio 4, 2022 , in Musica
foto Ornella Vanoni 19 febbraio

Ornella Vanoni fa una confessione privata: “Il rapporto con i miei nipoti è amorevole, ma mio figlio mi tiene sempre d’occhio”

A 87 anni suonati, Ornella Vanoni non ne vuole proprio sapere di fermarsi. Di recente l’abbiamo potuto ammirare nelle vesti di attrice nel film ‘Sette donne e un mistero’, ma presto la rivedremo sul grande schermo nei panni di se stessa, nel documentario sulla sua vita dal titolo ‘Senza fine’. Ogni volta che si ripercorrono le sue vicende private, si tocca sempre l’argomento ‘Gino Paoli’, con il quale Ornella Vanoni ha avuto una bella storia d’amore. Lei è comprensibilmente un po’ stufa dell’argomento. Piuttosto, nell’intervista che ha concesso al periodico Ora, preferisce parlare della famiglia e così fa una confessione privata:

Sono nonna di due nipoti. Il mio rapporto con loro è certamente amorevole, ma è tenuto costantemente d’occhio da mio figlio. Cristiano mi guarda con sospetto. Con lui il rapporto è stato molto più complicato.

Ornella Vanoni torna sull’amore con Gino Paoli: “Se ne parla quasi in ogni intervista: che palle”

Ornella Vanoni, per sua stessa ammissione, non si aspettava di vivere tanto a lungo e di arrivare alla sua età in condizioni così buone. Forse proprio per questo, ha deciso di non volersi più guardare indietro. Il suo sguardo è rivolto ad un futuro pieno di progetti anche sul fronte artistico. Nell’intervista concessa al periodico Ora, la cantante si dice stufa delle continue domande sul suo amore con Gino Paoli:

Se ne parla quasi in ogni intervista. Che palle!

Ornella Vanoni si racconta: “Da ragazzina a un certo punto volevo fare l’estetista”

Non molto tempo fa, Ornella Vanoni era stata bloccata da un incidente doloroso. Adesso, però, la ritroviamo nuovamente in grande forma mentre, nell’intervista su Ora, ci racconta della sua vita:

Da ragazzina a un certo punto volevo fare l’estetista per curare l’acne delle ragazze, perché io stessa ne soffrivo.