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Choc a Unomattina, l’ospite di Soave-Ossini: “Ho scampato la morte…”

Scritto da , il Agosto 2, 2022 , in Programmi Tv
foto Soave e Ossini 2 agosto

Maria Soave e Massimiliano Ossini ospitano il professor Paolo Crepet, supersiste della strage di Bologna

Non poteva non essere dedicata alla strage di Bologna la puntata di Unomattina Estate andata in onda oggi, martedì 2 agosto 2022, con i padroni di casa che, tra uno spazio e l’altro, hanno intervistato il professor Paolo Crepet, che quel giorno ha rischiato la vita salvandosi per una manciata di minuti. “Ricordo tutto di quella mattina” ha dichiarato Crepet intervenendo in collegamento, raccontando poi:

Mi sono salvato solo perchè al momento dell’esplosione mi trovavo dietro uno dei palazzi situati accanto alla stazione.

“E’ stata una sorta di miracolo” ha sottolineato subito dopo, mentre la regia ha mandato in onda alcune immagini di quel terribile giorno, girate sul posto poco dopo l’attentato, in una città sconvolta e colpita al cuore dove, come in un servizio è stato ricordato, le ambulanze non sono bastate per trasportare tutti i feriti all’ospedale, motivo per il quale è stato utilizzato anche un autobus urbano.

L’ospite di Unomattina Estate: “L’esplosione non mi ha investito ma ero lì…”

“Solo perchè mi trovavo dietro un palazzo l’esplosione non mi ha investito direttamente, però ero lì” ha dichiarato lo psichiatra Paolo Crepet ai microfoni del programma condotto da Massimiliano Ossini e Maria Soave (quest’ultima ha dedicato una pagina alla strage di Bologna anche nei primi minuti della diretta, ricordando le 85 vittime e i 200 feriti).

Ricordo le urla della gente […] Inizialmente non si capiva cosa fosse esploso, poi in un secondo momento si è capito che si trattava di tritolo

ha raccontato Crepet, mostrandosi visibilmente provato quando ha parlato del famoso autobus 37, quel giorno utilizzato purtroppo non solo per il soccorso dei feriti, ma anche per il trasporto delle salme.

L’ospite di Maria Soave e Massimiliano Ossini: “I parenti delle vittime devono sapere la verità”

“Credo che in un Paese civile i parenti delle vittime abbiano diritto dopo così tanti anni, troppi anni, a sapere come sono andate davvero le cose quel giorno: perchè è successo e per mano di chi…” ha dichiarato infine il professore, lasciando i conduttori di Unomattina scossi.