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Io non mi arrendo: Beppe Fiorello è un poliziotto coraggioso su Rai1

Scritto da , il Febbraio 14, 2016 , in Serie & Film Tv Tag: ,
foto io non mi arrendo

Io non mi arrendo: Beppe Fiorello è Roberto Mancini

Tutti in Italia, e anche all’estero, sanno chi è Roberto Mancini, l’allenatore di calcio, ma pochi sanno, invece, chi è Roberto Mancini, il poliziotto. E grazie alla nuova fiction di Rai 1, Io non mi arrendo, interpretata da Beppe Fiorello, molti conosceranno la storia di quest’uomo caparbio e coraggioso, che per primo negli anni ’90 ha indagato sulle discariche abusive di rifiuti tossici che hanno avvelenato diverse zone della Campania, ribattezzate oggi con la definizione de La terra dei fuochi. Le due puntate di Io non mi arrendo, in onda lunedì 15 e martedì 16 febbraio, ripercorrono la storia di Mancini, che però nella fiction ha un nome di fantasia, Marco Giordano, per una precisa scelta degli sceneggiatori, e raccontano la sua battaglia per far venire a galla questo traffico. Una battaglia, però, in cui è rimasto da solo, nella quale non è stato ascoltato e una battaglia che gli è costata pure la vita. Il protagonista di Io non mi arrendo, infatti, è morto di cancro, di cui si è ammalato dopo essere rimasto a lungo ne La terra dei fuochi per indagare. Un triste destino che lo accomuna a moltissime persone che vivono in quelle zone contaminate.

Anticipazioni Io non mi arrendo: prima e seconda parte

Le anticipazioni di Io non mi arrendo portano i telespettatori a Napoli nei primi anni ’90 quando il vice commissario Marco Giordano (Beppe Fiorello), nel corso di un’indagine per usura, fa una scoperta molto strana. Un avvocato di provincia Gaetano Russo (Massimo Popolizio) ha cominciato ad acquistare diversi terreni agricoli che, però, non hanno nessun valore. La vicenda insospettisce molto Marco Giordano, che inizia ad indagare. Così, nella prima parte di Io non mi arrendo, in onda il 15 febbraio sull’ammiraglia Rai, comincia a venir fuori una terribile verità: il personaggio interpretato da Beppe Fiorello, grazie all’aiuto di un ragazzino del posto, Vincenzino (Luigi D’Oriano), scopre che l’avvocato compra questi terreni, apparentemente di scarso valore agricolo, per farne discariche abusive di rifiuti tossici e li acquista per conto della criminalità organizzata. E il poliziotto inizia la sua battaglia contro questo scempio ma nessuno lo prende su serio. Nel frattempo Marco si sposa e ha una figlia ma, purtroppo, si accorge anche di essersi ammalato di cancro, proprio a causa delle sue indagini. Gli anni passano e nella seconda parte di Io non mi arrendo, che verrà trasmessa martedì 16 febbraio, Marco, rimasto inascoltato e quasi sbeffeggiato, si trasferisce a Roma, dove accetta un incarico secondario e dove continua a combattere contro la malattia che progredisce inesorabile e che lo porterà a morire a soli 53 anni. A Roma, lontano da Napoli, sembra che tutto sia compromesso e che l’avvocato e la criminalità abbiano avuto la meglio. Però, come rivelano le anticipazioni di Io non mi arrendo, qualcosa cambia quando Giordano legge sul giornale dell’inaugurazione di una nuova scuola, che verrà costruita proprio su uno dei terreni trasformati in discariche.