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Roberto Poletti, duro sfogo a La vita in diretta: “Quei deficienti…”

Scritto da , il Novembre 3, 2020 , in Personaggi Tv
foto di Roberto Poletti durante uno sfogo a La vita in diretta

La vita in diretta, Roberto Poletti ha un duro sfogo: “Quei deficienti che vediamo, che rompono auto e altro…”

Proprio non ci sta, Roberto Poletti, a vedere sempre gli italiani sul banco d’accusa per i numeri, sempre in crescita, del contagio e dei decessi da coronavirus. Per questo motivo, ospite oggi del segmento ‘pop’ de La vita in diretta, il conduttore ad un certo punto non ce l’ha più fatta a trattenersi e ha strappato la parola ad Alberto Matano per lasciarsi andare a un duro sfogo:

Non sempre la colpa è degli italiani: che poi ci siano quei deficienti che vediamo, che rompono auto e altro, è un altro discorso. Appartengono ad un’altra categoria, ma non sono gli italiani.

Il pensiero di Roberto Poletti è dunque molto chiaro: vanno divise equamente le responsabilità, senza prendere sempre di mira il popolo, che ha anche subito le scelte che venivano dall’alto.

Roberto Poletti ad Alberto Matano a La vita in diretta: “Dobbiamo smetterla”

Molti telespettatori de La vita in diretta saranno sicuramente stati d’accordo con lui: Roberto Poletti crede che gli sbagli che ci hanno riportato ad una situazione epidemiologica simile a quella che spinse il governo ad un nuovo lockdown non siano imputabili alla popolazione italiana, che ha seguito quasi sempre con diligenza le misure di sicurezza. Per questo, nel segmento ‘pop’ della puntata di oggi, ha interrotto Alberto Matano per farsi sentire:

Scusa Alberto, dobbiamo smetterla di dire che gli italiani si sono comportati male.

Siete d’accordo con la sua visione?

La vita in diretta, Roberto Poletti: “Ce l’hanno fatta fare quell’estate lì”

Qualche giorno fa, sempre a La vita in diretta, Roberto Poletti aveva stroncato un ragazzo. Nella puntata di oggi, invece, il conduttore ha confessato ad Alberto Matano le sue convinzioni:

Lo sai benissimo, quell’estate lì ce l’hanno fatta fare, non è che sono stati lì a controllare.