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Da noi a ruota libera, scivolone su Enzo Iacchetti: l’errore è incredibile

Scritto da , il Maggio 15, 2022 , in Personaggi Tv
foto Enzo Iacchetti e l'errore a Da noi a ruota libera

Da noi a ruota libera, gaffe con la grafica di Enzo Iacchetti: sbagliato il nome del programma

Il primo ospite della puntata di oggi del talk di Francesca Fialdini è stato il noto attore e conduttore storico di Striscia la notizia che ha concesso una lunga intervista. Il conduttore ha parlato dei suoi esordi e durante il racconto della sua lunga carriera sono stati mostrati anche alcuni spezzoni di sue passate partecipazioni e proprio a questo punto è avvenuto un clamoroso scivolone con la grafica. Nel dettaglio, mostrando uno spezzone di un’imitazione dell’attore a Quelli che il calcio, nell’edizione condotta da Fabio Fazio e Simona Ventura, la dicitura recava la scritta di un’altra trasmissione, dal titolo Quelli che la domenica, programma del lontano 1968 condotto da Paolo Villaggio. Insomma, il programma ha confuso i titolo delle due trasmissioni.

Il conduttore non si accorge dell’errore nel programma di Francesca Fialdini: “Non me lo ricordavo”

Subito dopo aver visto la clip con la grafica sbagliata a Da noi a ruota libera (visibile in apertura dell’articolo) Enzo Iacchetti e la conduttrice non si sono accorti dello scivolone ed hanno continuato la chiacchierata come se nulla fosse. Il conduttore su quell’esperienza ha rivelato:

“Non rinnego niente, nulla. Sono un uomo sincero ho raggiunto una certa età ma non me lo ricordavo.”

E subito dopo i due hanno iniziato a punzecchiarsi scherzosamente per il loro tifo calcistico. La conduttrice toscano è fiorentina mentre l’attore è interista.

Enzo Iacchetti ripercorre la sua carriera dagli esordi: “Da bambino ero timidissimo”

Il conduttore di Striscia la notizia ha continuato la sua intervista a Da noi a ruota libera, che torna a settembre raccontando i suoi esordi: “Io non parlavo, ero timido ed il regista della compagnia teatrale venne a casa mia e chiese a mio padre di potermi prendere per delle prove di uno spettacolo perché aveva bisogno di un bambino muto.” In realtà invece si è accorto che sul palco parlava e così iniziò a fare teatro fino alla svolta avvenuta nel 1990 grazie a Maurizio Costanzo che lo volle nella sua trasmissione e da allora non si è più fermato tra fiction, film e la longeva conduzione nel tg satirico.