X


Alberto Matano e Lorella Cuccarini. Lei: “Siamo in ritardo, scusami”

Scritto da , il Gennaio 21, 2020 , in Personaggi Tv
foto Alberto Matano e Lorella Cuccarini 21 gennaio

La vita in diretta, Lorella Cuccarini e Alberto Matano in ritardo. Lei: “Scusami ma devo…”

E’ iniziata un po’ in ritardo rispetto al consueto la puntata de La vita in diretta di oggi, martedì 21 gennaio 2020. I padroni di casa Alberto Matano e Lorella Cuccarini sono arrivati in video, infatti, poco prima delle 17.00, a differenza del solito, quando il programma parte tra le 16.45 e le 16.50. Un ritardo di pochi minuti, quindi, che la più amata dagli italiani ha sottolineato entrando in studio. Lorella Cuccarini a La vita in diretta, tra gli applausi del pubblico e la sigla ancora in sottofondo, ha infatti asserito: “Oggi siamo un po’ in ritardo rispetto al solito”. Subito dopo, avvicinandosi ancora di più ad Alberto Matano, ha aggiunto: “Scusami, devo fare questo…”.

Lorella Cuccarini e Alberto Matano si abbracciano a La vita in diretta. Lei spiega il perchè

Abbracciando Alberto Matano, Lorella Cuccarini in apertura della puntata di oggi de La vita in diretta ha quindi spiegato:

Lo faccio perchè oggi è la giornata internazionale dell’abbraccio e abbracciare tante volte al giorno fa bene alla salute, perciò noi cominciamo… ma fatelo anche voi a casa!

“Un abbraccio e anche un bacio” ha commentato Alberto Matano (che ieri si è mostrato sudato sui social) prendendo in braccetto Lorella Cuccarini e spostandosi con lei dall’altra parte dello studio.

Alberto Matano fa una battuta sulla regia de La vita in diretta con Lorella Cuccarini

Raggiungendo con il collega l’altra parte dello studio de La vita in diretta, Lorella Cuccarini ha infine asserito “Ci abbracciamo, ma anche ci spostiamo”, mentre Alberto Matano ha ironizzato sulla regista del programma, affermando: “Si, ci spostiamo altrimenti Nicoletta Chiadroni chi la sente anche oggi… Anzi, già che ci siamo, salutiamo la regia!”. E la risposta di Lorella è stata poi: “Ma salutiamo anche gli inviati sparsi per tutta l’Italia”.